Grande tecnica informatica ha inventato il “salto di frequenza” per criptografare dei messaggi su onde radio (frequency hopping) , nota però per essere stata un avvenente attrice.
Ethiopia Shuts Down Electricity, Telephone and Internet Services in Tigray
Le autorità nazionali hanno chiuso i servizi elettrici, telefonici e Internet nel Tigri dopo che una base dell’esercito è stata occupata da forze fedeli al governo regionale del Tigri. https://www.bbc.com/news/world-africa-54805088
Turkey Fines Twitter, Facebook, YouTube, Instagram, TikTok and Periscope
La Turchia ha multato Facebook, insieme alla sua piattaforma Instagram, nonché Twitter, YouTube di Google e TikTok della Cina per non aver rispettato la nuova legge sui social media. La legge introdotta dall’amministrazione Erdogan richiede che le società di social media memorizzino i dati dei loro abbonati turchi in Turchia per consentire l’accesso diretto ai dati e ai contenuti degli abbonati. https://www.intellinews.com/turkey-fines-twitter-facebook-youtube-instagram-tiktok-and-periscope-195785/
Nationwide Internet Disruptions Across Azerbaijan Since Late September
A fin Ottobre a Bologna, ma in diretta sul mondo intero (o almeno quello che ha accesso ad internet) c’è stato il warm up di hack or die, organizzato da hacklabbo,qui trovate le registrazionie dei 4 talk:
– CONDURRE UNA VIDEOCONF (casi d’uso, assemblea, lavoro, didattica).
– Dallla CAI alla DAD: informatica, didattica e balle spaziali.
Prima di Google c’era IBM. Prima del Covid c’era la Guerra Fredda. Ma è
dagli anni ’60 che generazioni di insegnanti devono sorbirsi improbabili
lezioni su come la tecnologia salverá il sistema educativo. Un breve
vademecum storico per scovare le balle tecno-educative piú popolari.
– Openki https://openki.net/ (piattaforma per
l’insegnamento): cosa è, come funziona, ci interessa?
Nell’edizione del 7 novembre si è lanciata la campagna:
Campaigning for digital rights: a hybrid exhibition
Un passo fondamentale verso l’emancipazione e l’empowerment digitale è una comunicazione chiara che dia alle persone la possibilità di comprendere meglio e di sapere come funziona la tecnologia digitale e come può essere utilizzata per servire la società e non il contrario.
Il 7 novembre prossimo seguirà un nuovo formato sperimentale. Sarà una mostra ibrida di campagne di successo, pubblicazioni e proteste per raggiungere il grande pubblico sui diritti digitali, sulle minacce ma anche sulle opportunità.
Il giorno dell’evento, il 7 novembre alle 19, ci collegheremo alla nostra sala BBB digitale di 7at7.digital insieme alle persone chiave dietro le campagne selezionate, e chiederemo loro di commentare gli articoli esposti.
Selected items for the exhibition (to be extended):
Ripeschiamo anche una presentazione fatta a maggio da questa rassegna, sul tema comunicazione:
Overview of the security of Messengers
Slide sulla messaggistica, che pericoli? qual’è la minaccia?comparazione tra mezzi di comunicazione precedenti (posta, fax, etc.. ) e tra le varie app di comunicazione istantanea e le video call:
Ed ora introduciamo un terzo evento, sempre settimana scorsa:
Privacy week
Una settimana di presentazioni a tema intimità, anonimato, confidenzialità online, quindi di riflesso, diritti umani, democrazia, repressione, lotte sociali. Qui tutti i video! https://media.ccc.de/c/pw20
Ulrike Uhlig e Mallory Knodel leggeranno e mostreranno un capitolo del loro fumetto ** “How the Internet Really Works – An illustrated Guide to Protocols, Privacy, Censorship, and Governance “**. Il libro spiega concetti tecnici sia ai lettori non tecnici che a quelli tecnici, utilizzando testi concisi e illustrazioni giocose. Catnip, il gatto che guida i lettori attraverso il nostro libro, risponde a domande come queste: Chi controlla internet? Come posso partecipare a dare forma a internet da solo? Cos’è la governance di internet?
Per questa conferenza ci concentreremo su queste due domande: Come si svolge tecnicamente la censura e come si può aggirare la censura?
Questo discorso si sofferma sulle “smart cities” di Newtown e sul ruolo dei suoi cittadini in Medio Oriente e in Asia orientale. La ricerca artistica si presenta sotto forma di una videoinstallazione multicanale, decodificando il linguaggio visivo e retorico della “smartness”.
Questo intervento approfondisce le iniziative greenfield bollate come “città intelligenti” e i suoi cittadini in Medio Oriente e in Asia orientale. La gestione e la sostenibilità di queste aree urbane di nuova costituzione è una delle sfide più critiche che la nostra società deve affrontare oggi. L’informatica onnipresente e l’intelligenza artificiale creano ambienti urbani monitorati e interconnessi che promettono un miglioramento degli standard di vita, ottimizzando l’efficienza, lo sviluppo sostenibile, l’eco-compatibilità e la sicurezza personale. Uno studio comparativo di 11 video di promozione delle smart cities indica che questi progetti newtown sono pianificati e promossi come prodotti finali per i loro cittadini ideali. Tuttavia, le osservazioni di prima mano delle smart city in Corea del Sud mostrano che non tutti i cittadini che alla fine vivono in città “greenfield” si conformano alle caratteristiche di cittadini smart idealizzati e cominciano a riappropriarsi del loro spazio vitale utilizzando varie strategie per modellare la città in base alle loro esigenze. Questo dimostra che lo sviluppo di una città è un processo continuo e mai concluso. La ricerca artistica è presentata in forma di futuro passato ancora nella realizzazione di una videoinstallazione multicanale che comprende: materiale registrato dalle visite alle smart city in Corea del Sud, materiale di marketing pubblicato dalle aziende e dalle iniziative delle smart city, immagini satellitari time-laps e l’utilizzo di strumenti di riconoscimento facciale nella ricerca del cittadino ideale, decodificando il linguaggio visivo e retorico della “smartness”.
EXTRA
settimana della privacy in Australia, era a maggio 2020, molto bellina la grafica con cui ti fanno scegliere visivamente il device di cui vuoi avere cura ed info:
Ripubblichiamo l’opera a più mani creata da un collettivo femminista Colombiano. I 6 manuali trattano le avversità da affrontare per rivendicare il diritto collettivo a stare in strada, manifestare, associarsi, esprimere il dissenso, lottare per la giustizia sociale.
Del 2016, hanno scelto di abbracciare 6 argomenti: