Recovery plan: poche idee, ma confuse

In questa puntata abbiamo commentato la sezione su digitalizzazione e innovazione del Recovery Plan, che in questi giorni sarà discusso per gli ultimi aggiustamenti prima di essere presentato all’Unione Europea per accedere ai finanziamenti del programma Next Generation EU. Come direbbe Flaiano: poche idee, ma confuse. Un’altra occasione persa per portare avanti una visione dell’innovazione tecnologica che si basi sulle reali esigenze sociali, culturali ed economiche del paese, e non su discorsi superficiali e anche datati sul potenziale salvifico delle nuove tecnologie.

Una copia del piano si puó trovare qui (corriere della sera).

Abbiamo ascoltato:
Vietnam II, Like Before
ZinKarO, L’air de rien

Comunità antifa online e loro preziosità

Puntata…

Ecco la musica che abbiamo ascoltato:

Hibiscus Biscuit – Keep on Rising

Biomigrant – Sintekonofe (feat. Arnulfo Mancera)

 

Vi ricorderete quando nel 2019 abbiamo parlato di https://www.ravelry.com

On Racism in the Knitting Community

che forse ricordate per il lama con il maglioncino di lana come logo, che ha deciso di esporre e prendere posizione riguardo ai contenuti fascisti omofobi e sessisti all’interno della loro comunità,

ovvero uscire dalla bigottissima posizione alla FB e twitter, che si dicono neutrali ed anche quindi giudici di che cosa è nazi/fascist o no.

E’ importante mettere l’accento sulle utenti.

per due aspetti, se chi gestitte la piattaforma fosse responsabile di tutti i contenuti pubblicati sopra, non esisterebbero più piattaforme dal basso.

se si avvallasse l’idea che necessito una autorità che decide che cosa posso leggere e sentire, anche che praticasse “censura”, correttamente verso contenuti discriminanti, indebiolirebbe tutta la comunità e il discorso pubblico, perchè è responsabilità di ogni singola e singolu di sapere valutare i contenuti.

faccio un esempio al limite, ma le regole e le leggi sono un po come l’analogico col digitale, uno è il mondo reale, l’altro è solo una descrizione “discreta”, cioè fatta a fette, della realtà.

Quindi per evitare che riaccadano tragedie mondiali come il nazismo, non possiamo limitarci alla costituzione italiana o a qualche linea guida che ci han consegnato le staffette ed i partigiani, che sono preziose ma non omnicomprensive, dobbiamo alimentare la nostra necessità di azione e la nostra possibilità di controbattere argomentazioni xenofobe.

Altri esempi di comunità che supportano il freespeech in una ottica chiaramente partigiana: mastodon bida, noblogs, …

che non significa essere libere di sostenere discorsi discriminanti inaccettabili, ovvero sei libera di dirli ma anche di essere pesantemente contraddetta, essere segnalata ed insomma prenderti il peso delle tue parole, secondo l’opinione della tua comunità. Se discrimini aspettati di essere discriminata, se non ti informi su che cosa provoca molestia alle persone diverse da te, e ci cadi nel farla, aspettati di venire rimproverata, in un ambiente di comunità che può arrivare anche in casi estremi ad accompagnarti alla porta.

Questo lo spunto per parlare di un nuovo report, recensito e finanziato dalla mozilla fondation e fatto da: Rebellius data

Tra i risultati chiave di Emmi nel rapporto:

La radicalizzazione sta diventando più difficile da affrontare. Le grandi piattaforme come YouTube usano algoritmi imperfetti sia per le raccomandazioni che per la moderazione automatica dei contenuti. Ospitano comunità che possono disinformare e radicalizzare gli utenti impressionabili. La “radicalizzazione” si riferisce alle condutture in cui gli utenti sono esposti a forme più estreme di ideologie e comportamenti razzisti nel tempo. Gli approcci centralizzati alla moderazione, come una moderazione dall’alto o un team di sicurezza, non funzionano sulla tecnologia P2P perché la tecnologia stessa si basa sulla decentralizzazione dell’autorità. Poiché sempre più suprematisti bianchi continuano a migrare verso la tecnologia P2P, aumenta anche il rischio che organizzino la violenza attraverso questi strumenti.

L’odio moderno non è così sensibile alla deterrenza dall’alto, all’approccio autoritario. Come molti suprematisti bianchi stessi espandono l’uso di tattiche “senza leader”, stanno diventando più agili nell’aggirare gli approcci centralizzati per contrastare i loro sforzi, come la politica, la moderazione automatica dei contenuti, o gli arresti di attaccanti “lupi solitari”. La decentralizzazione dei gruppi suprematisti bianchi è sempre più facilitata da una tecnologia P2P incontenibile e criptata. Come tale, molti metodi dei tipici sistemi e strutture governative, come la legislazione o la sorveglianza, si stanno dimostrando meno efficaci nel più moderno panorama delle minacce. Solo una rete può sconfiggere una rete.

Ci sono soluzioni decentralizzate emergenti. Alcuni strumenti P2P hanno introdotto nuove idee per combattere i contenuti dannosi. Alcune piattaforme hanno svelato gli accordi con gli utenti e hanno esortato le loro comunità a bloccare il supporto di strumenti problematici. Altre piattaforme hanno introdotto “audit di abuso” per identificare e mitigare le potenziali minacce per gli utenti. A causa della natura tecnica e sociale dei problemi che affrontiamo, le nostre soluzioni devono anche essere ampiamente decentralizzate.

La decentralizzazione aiuta a risolvere molti problemi, ma solleva anche nuove sfide. Le tecnologie P2P possono far progredire molti dei più grandi problemi di coordinamento della società, dal trasporto pubblico e dalle catene di approvvigionamento alla connessione sociale positiva e alla collaborazione. Tuttavia, le sfide che ci chiedono di affrontare non hanno soluzioni facili.

 

Esempio su SBB, su essere comunità repellenti ai messaggi di odio.

Estratto tradotto I tentativi di Ethereum

Ethereum è una “piattaforma globale, open-source per applicazioni decentralizzate”. Si tratta di una blockchain e di un protocollo di criptovaluta attraverso il quale è possibile costruire tutti i tipi di valute, applicazioni e anche Organizzazioni autonome decentralizzate (DAO). Uno dei fondatori di Ethereum, Vinay Gupta ha parlato pubblicamente contro il nazionalismo bianco e l’alt-right nello spazio P2Pincoraggiando che la gente dovrebbe dare “non un centesimo” a loro o altrimenti sostenere i loro progetti.è stato successivamente attaccato dal blogger neo-nazista, Andrew Anglin. In risposta, Guptatweeted: “Dovreste inforcare. Non saremo buoni padroni di casa…. Colluderemo contro di voi. Renderemo le vostre vite miserabili. Troveremo… modi subdoli ma etici per far fallire il vostro progetto… In ogni caso, mettete il lavoro di tutta la vostra vita nelle mani di persone che vi odiano… Noi facciamo infrastrutture. In una certa misura, la dichiarazione di Gupta è un bluff ambizioso, perché c’è solo così tanto Etereum può fare per fermare i neo-nazisti di utilizzare la loro tecnologia. Siti web come Fascist Forgehave Ethereum pulsanti di donazione e molti nella comunità delle criptovalute hanno preso le parti del Daily Stormer in questo dibattito. Tuttavia, è fondamentale che uno dei più importanti progetti blockchain abbia preso una posizione veemente e pubblica contro i suprematisti bianchi quando molti altri fanno semplicemente spallucce e ignorano il problema.

Gran bel volantino con spunti molto avanti, poco implementati e da riflettere:

Breve viaggio nel fediverso: mastodon.bida e stereodon.social

Il tema di questa puntata è il fediverso: è possibile creare un social network autogestito? E se i social network fossero piú di uno, federabili tra loro?

Ne parliamo con il collettivo bida dell’omonima istanza mastodon e con il collettivo stereodon:

Per approfondire:

La migliore guida su mastodon in italiano:
https://mastodon.help/it

Il manifesto dell’istanza mastodon bida:
https://mastodon.bida.im/about/more#italiano

Il report per i 3 anni di bida:
https://bida.im/press.html#bidatreannidopo

Manifesto minimo per un fediverso autogestito:
https://autogestione.social/

Per registrare un account:
https://mastodon.bida.im/

https://stereodon.social/

Abbiamo ascoltato:
Nostromo Bonelli – Sincopi e Graffetti

Ofshe – Entropy / Long distance

Hack’n’roll: Adele Goldstine, Dorothy Vaughan, Lynn Conway

Le ultime puntate della nostra rubrica Hack’n’roll, sulle donne nella storia dell’informatica. Non perdete le puntate in anteprima su Radio Città Fujiko, il lunedí alle 13:30 (che poi chissá quando ci ricorderemo di caricarle…).

Puntata 4: Adele Goldstine

https://it.wikipedia.org/wiki/Adele_Goldstine

Puntata 5: Dorothy Vaughan

https://it.wikipedia.org/wiki/Dorothy_Vaughan

Puntata 6: Lynn Conway

https://it.wikipedia.org/wiki/Lynn_Conway

Dai device ai nostri corpi: il consenso conta!

MUSICA: https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/ventoline

PUNTATA:

Partiamo dall’articolo:

https://www.codingrights.org/from-devices-to-bodies-2/  Brasiliano

https://www.codingrights.org/from-devices-to-bodies/  Inglese

Per riflettere su questo Dossier della EFF:

Sorveglianza  in strada

https://www.eff.org/sls

Ed approfondiamo con: La possibilità di dire NO online

https://medium.com/codingrights/the-ability-to-say-no-on-the-internet-b4bdebdf46d7

Legata alle tecnologie la riflessione delle femministe brasiliane di Codingrights:

https://codingrights.org/docs/ConsentToOurDataBodies.pdf

a Pagina 24 e 25, offrono una definizione di consenso che pretendono venga presa in considerazione e non sostituita, dai bottoni: AGREE / ACCETTO.

1) attivo

2) chiaro

3) informato

4) specifico e non transferibile

5) ritirabile

Settimana della privacy online

Fast news dalla newsletter di IFF:

Ethiopia Shuts Down Electricity, Telephone and Internet Services in Tigray

Le autorità nazionali hanno chiuso i servizi elettrici, telefonici e Internet nel Tigri dopo che una base dell’esercito è stata occupata da forze fedeli al governo regionale del Tigri. https://www.bbc.com/news/world-africa-54805088

Turkey Fines Twitter, Facebook, YouTube, Instagram, TikTok and Periscope

La Turchia ha multato Facebook, insieme alla sua piattaforma Instagram, nonché Twitter, YouTube di Google e TikTok della Cina per non aver rispettato la nuova legge sui social media. La legge introdotta dall’amministrazione Erdogan richiede che le società di social media memorizzino i dati dei loro abbonati turchi in Turchia per consentire l’accesso diretto ai dati e ai contenuti degli abbonati. https://www.intellinews.com/turkey-fines-twitter-facebook-youtube-instagram-tiktok-and-periscope-195785/

Nationwide Internet Disruptions Across Azerbaijan Since Late September

Il governo dell’Azerbaigian ha severamente limitato, quando non completamente bloccato, l’accesso a Internet da quando sono iniziati i combattimenti con l’Armenia alla fine di settembre. I media filo-governativi sono stati risparmiati dalle restrizioni. https://www.balcanicaucaso.org/eng/Areas/Azerbaijan/Azerbaijan-the-Internet-in-times-of-war-205919

 Citizen Lab’s 21 Recommendations on Privacy Protection Laws for the Ontario Government

Il governo dell’Ontario ha recentemente richiesto un feedback su come migliorare le leggi sulla tutela della privacy della provincia. Il Citizen Lab ha risposto con 21 raccomandazioni secondo quattro linee guida: principi generali per guidare la riforma della privacy in Ontario, applicazioni consumer spyware e stalkware, sfruttamento dei dati da parte di piattaforme straniere e tecnologie algoritmiche di polizia. https://citizenlab.ca/2020/11/submission-to-the-ministry-of-government-and-consumer-services-consultation-strengthening-privacy-protections-in-ontario/


A fin Ottobre a Bologna, ma in diretta sul mondo intero (o almeno quello che ha accesso ad internet) c’è stato il warm up di hack or die, organizzato da hacklabbo,qui trovate le registrazionie dei 4 talk:

https://www.arkiwi.org/path64/aGFjay9oYWNrb3JkaWUvd2FybXVwIGhhY2tvcmRpZSAyMDIw/html

-Ninux per principianti

– CONDURRE UNA VIDEOCONF (casi d’uso, assemblea, lavoro, didattica).

– Dallla CAI alla DAD: informatica, didattica e balle spaziali.
Prima di Google c’era IBM. Prima del Covid c’era la Guerra Fredda. Ma è
dagli anni ’60 che generazioni di insegnanti devono sorbirsi improbabili
lezioni su come la tecnologia salverá il sistema educativo. Un breve
vademecum storico per scovare le balle tecno-educative piú popolari.

– Openki https://openki.net/ (piattaforma per
l’insegnamento): cosa è, come funziona, ci interessa?

ed ora, parliamo di questi 2 eventi:

IL 7 ALLE 7 https://7at7.ch/en/

Nell’edizione del 7 novembre si è lanciata la campagna:

Campaigning for digital rights: a hybrid exhibition

Un passo fondamentale verso l’emancipazione e l’empowerment digitale è una comunicazione chiara che dia alle persone la possibilità di comprendere meglio e di sapere come funziona la tecnologia digitale e come può essere utilizzata per servire la società e non il contrario.

Il 7 novembre prossimo seguirà un nuovo formato sperimentale. Sarà una mostra ibrida di campagne di successo, pubblicazioni e proteste per raggiungere il grande pubblico sui diritti digitali, sulle minacce ma anche sulle opportunità.

Il giorno dell’evento, il 7 novembre alle 19, ci collegheremo alla nostra sala BBB digitale di 7at7.digital insieme alle persone chiave dietro le campagne selezionate, e chiederemo loro di commentare gli articoli esposti.

Selected items for the exhibition (to be extended):

Ripeschiamo anche una presentazione fatta a maggio da questa rassegna, sul tema comunicazione:

Overview of the security of Messengers

Slide sulla messaggistica, che pericoli? qual’è la minaccia?comparazione tra  mezzi di comunicazione precedenti (posta, fax, etc.. ) e tra le varie app di comunicazione istantanea e le video call:

https://digitale-gesellschaft.ch/slides/en/messenger.html


MUSICA

https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/limpia-la-brisa

https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/heart-on-a-shelf


Ed ora introduciamo un terzo evento, sempre settimana scorsa:

Privacy week

Una settimana di presentazioni a tema intimità, anonimato, confidenzialità online, quindi di riflesso, diritti umani, democrazia, repressione, lotte sociali. Qui tutti i video! https://media.ccc.de/c/pw20

Si la metà sono in tedesco.. he.. oh.

How internet really works

https://media.ccc.de/v/pw20-354-how-the-internet-really-works-what-interferes-with-information-traveling-over-the-internet-#t=1077

Ulrike Uhlig e Mallory Knodel leggeranno e mostreranno un capitolo del loro fumetto ** “How the Internet Really Works – An illustrated Guide to Protocols, Privacy, Censorship, and Governance “**. Il libro spiega concetti tecnici sia ai lettori non tecnici che a quelli tecnici, utilizzando testi concisi e illustrazioni giocose. Catnip, il gatto che guida i lettori attraverso il nostro libro, risponde a domande come queste: Chi controlla internet? Come posso partecipare a dare forma a internet da solo? Cos’è la governance di internet?

Per questa conferenza ci concentreremo su queste due domande: Come si svolge tecnicamente la censura e come si può aggirare la censura?

Molti dettagli sul libro e alcune pagine da scaricare sul sito https://catnip.article19.org/.

Il nostro discorso è adatto sia a persone con un background tecnico che meno tecnico.

Imaging the Ideal Smart Citizen in Future Urban Environments

https://media.ccc.de/v/pw20-344-imaging-the-ideal-smart-citizen-in-future-urban-environments

Questo discorso si sofferma sulle “smart cities” di Newtown e sul ruolo dei suoi cittadini in Medio Oriente e in Asia orientale. La ricerca artistica si presenta sotto forma di una videoinstallazione multicanale, decodificando il linguaggio visivo e retorico della “smartness”.

Questo intervento approfondisce le iniziative greenfield bollate come “città intelligenti” e i suoi cittadini in Medio Oriente e in Asia orientale. La gestione e la sostenibilità di queste aree urbane di nuova costituzione è una delle sfide più critiche che la nostra società deve affrontare oggi. L’informatica onnipresente e l’intelligenza artificiale creano ambienti urbani monitorati e interconnessi che promettono un miglioramento degli standard di vita, ottimizzando l’efficienza, lo sviluppo sostenibile, l’eco-compatibilità e la sicurezza personale. Uno studio comparativo di 11 video di promozione delle smart cities indica che questi progetti newtown sono pianificati e promossi come prodotti finali per i loro cittadini ideali. Tuttavia, le osservazioni di prima mano delle smart city in Corea del Sud mostrano che non tutti i cittadini che alla fine vivono in città “greenfield” si conformano alle caratteristiche di cittadini smart idealizzati e cominciano a riappropriarsi del loro spazio vitale utilizzando varie strategie per modellare la città in base alle loro esigenze. Questo dimostra che lo sviluppo di una città è un processo continuo e mai concluso. La ricerca artistica è presentata in forma di futuro passato ancora nella realizzazione di una videoinstallazione multicanale che comprende: materiale registrato dalle visite alle smart city in Corea del Sud, materiale di marketing pubblicato dalle aziende e dalle iniziative delle smart city, immagini satellitari time-laps e l’utilizzo di strumenti di riconoscimento facciale nella ricerca del cittadino ideale, decodificando il linguaggio visivo e retorico della “smartness”.


EXTRA

settimana della privacy in Australia, era a maggio 2020, molto bellina la grafica con cui ti fanno scegliere visivamente il device di cui vuoi avere cura ed info:

https://www.oaic.gov.au/s/paw2020/

Pianificazione risorse e videocall

In vista di assemblee generali di popolarissime associazioni, breve puntata con la descrizione di 3 software free ed open source:

GESTIONE ANAGRAFICA E RICEVUTA ALLE PERSONE SOCIE

dolibar.org

VIDEOCALL – RIUNIONI A DISTANZA

jitsi.org

bigbluebutton.org

Il primo software va installato nel proprio server, oppure è un servizio online free-opensource che viene hostato a pagamento, alcuni suggerimenti:

DOLIBARR

JITSI

One Laptop Per Child: perché non basta dare a tutt* un computer

foto One Laptop Per Child – CC-BY-SA 3.0 (via Wikimedia Commons)

In questa puntata parliamo di One Laptop Per Child, un’iniziativa di educazione digitale nata nel 2005 e tutt’ora attiva. Perché non basta dare un computer a ogni bambin* del mondo per promuovere la conoscenza dell’informatica?

Il progetto:

https://it.wikipedia.org/wiki/One_Laptop_Per_Child

Dimostrazione pratica della resistenza dei computer di OLPC:

https://hackcur.io/demo-culture-negroponte-throwing-olpcs-xo-laptop/

Abbiamo ascoltato:

Thorn and Shout – Thorn and Shout

Unwoman – His, Yours or Mine (All Epiphanies)