NOTIZIE fine ottobre 2023

PUNTATA:

NOTIZIE:

Attacco Machine in the Middle ai server XMPP russi su territorio tedesco

https://notes.valdikss.org.ru/jabber.ru-mitm/

Connettività a Gaza bombardata

https://guerredirete.substack.com/p/guerre-di-rete-hacktivisti-e-blackout

EVENTI:

28 ottobre LINUX day anche A Bologna

https://liceo.copernico.bo.it/pagine/linux-day-2023

27 Ottobre – h 18 via del piombo 5

Gender Tech. Il controllo della tecnologia sul corpo delle donne

https://women.it/evento/gender-tech-il-controllo-della-tecnologia-sul-corpo-delle-donne/

2 Novembre – Lab Cyberfemminista al Centro delle donne

https://women.it/evento/lab-cyberfemminista-2-novembre-2023/

 

Autistici/Inventati ha pubblicato un nuovo libro sull’infrastruttura!

PUNTATA:

MUSICA:

Bia Ferreira -Boto Fe

Partendo da questo articolo, esploriamo un po l’infrastruttura vecchia e nuova e che fatti umani l’ha portata ad essere così:

The Orange Book 2

Dal 2004, dopo l’intrusione fisica della polizia nei server di Autistici/Inventati, grazie alla complicità del provider Aruba, il collettivo antagonista ha preso delle contromisure, che si snodano:

nel primo PIANO R* raccontato nel libro del 2005:

https://www.autistici.org/orangebook/

e poi nella seconda revisione dell’infrastruttura nel 2019, che ora vede nuovamente un libro che la descrive:

L’orange book 2

https://www.autistici.org/orangebook2/

Come funziona autistici.org? E soprattutto, perché funziona in un determinato modo?

Lo scopo di questo documento è esaminare in dettaglio sia l’architettura tecnica che sta dietro ad Autistici/Inventati dal 2019, sia le scelte che l’hanno determinata. Allo stesso tempo, oltre che la descrizione di uno stato di fatto, questa è anche una storia, un esempio crediamo positivo di una complessa transizione …

 Abbiamo cercato di realizzare un percorso sostenibile per le persone coinvolte, un aspetto fondamentale per un progetto di volontariato, provando ad introdurre alcuni selezionati concetti e alcune best practices provenienti dal mondo dell’industria del software, senza trasformarci in un contesto necessariamente di e per professionisti.

— Estratto dell’ Introduzione

Come è normale per un lavoro prodotto da molte persone nel corso di molto tempo, la struttura tecnica ha finito con l’accumulare una serie di strati sedimentari storici, collegati da meccanismi imperfetti e ad-hoc. Se l’architettura di alto livello originale del 2005, il cosiddetto Piano R*, che introduce i servizi anonimi, partizionati e delocalizzati, ci ha servito bene negli anni, la sua implementazione cominciava a mostrare preoccupanti segni di usura. I segni erano quelli caratteristici dell’accumulo di technical debt: … Nel tempo, questi sintomi possono gettare un’ombra sulla qualità complessiva del sistema. …

Nel 2017 si verifica un evento che precipita la situazione: ci accorgiamo di un’intrusione in corso nei nostri sistemi, avvenuta grazie alla compromissione delle credenziali di un admin. L’analisi forense rivela che i meccanismi incompleti ed imperfetti precedentemente menzionati hanno avuto un ruolo nell’intrusione. …

Questo documento è la descrizione delle soluzioni che abbiamo elaborato, una volta deciso che valeva la pena continuare ad investire energie nel progetto, sia per mitigare i suddetti problemi, sia per evitare per quanto possibile che si ripetano in futuro.

  — Estratto dal capitolo: Stato tecnico di A/I ad inizio 2017

Facendo riferimento al recente articolo Ecologisti o Iperconnessi, facciamo qualche precisazione rispetto al’intrusione nei server di A/I nel 2004 da parte della polizia e poi alle contro-misure prese in seguito per tutelare la privacy delle utenti di A/I.

Leggiamo un po di informazioni sul collettivo tecnico:

https://www.autistici.org/about

https://www.autistici.org/services/

https://www.autistici.org/who/telltale

https://www.autistici.org/who/book

La storia di A/I a tappe:

https://www.autistici.org/who/collective

Le fondamenta del primo piano R*, ancora valide:

https://www.autistici.org/who/rplan/how

TechNews Agosto/Settembre 2023 ed eventi a Bologna

PUNTATA:

EVENTI:

5 OTTOBRE: https://women.it/evento/inizio-terzo-anno-del-lab-cyberfemminista/

MUSICA in Creative Commons! Per una cultura libera delle produzioni intellettuali!

https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/moonshiner

https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/plan-c

FONTI NOTIZIE:

SCHNEIER ON SECURITY

  1. https://www.schneier.com/crypto-gram/archives/2023/0915.html
    1. Zoom può spiare le tue chiamate e utilizzare la conversazione per addestrare l’intelligenza artificiale, ma dice che non lo farà

    2. Commissione elettorale britannica violata

    3. Rilevamento delle “violazioni delle norme sociali” nel testo con l’intelligenza artificiale

    4. Protezione antifalsificazione del parmigiano

    5. Violazione delle leggi sull’etichettatura degli alimenti

    6. Furto d’identità del 1965 scoperto grazie al riconoscimento facciale

    7. Quando le app diventano canaglia

    8. Possiedi il tuo furgone di sorveglianza governativo

    9. Venditore di spyware violato

    10. Una startup di criptovaluta perde la chiave di crittografia per il portafoglio elettronico

    11. Sui robot che uccidono le persone

    12. Le auto hanno una pessima privacy dei dati

    13. Sfruttamento zero-click negli iPhone

    14. App Fake Signal e Telegram nel Google Play Store

Extra https://it.wikipedia.org/wiki/Mary_Ward_(scienziata)

CODA STORY

  1. https://www.codastory.com/newsletters/surveillance-immigration-us-uk/
    1. Il complesso industriale di sorveglianza è fiorente al confine

  2.  https://www.codastory.com/newsletters/iran-protests-anniversary-censorship-surveillance/
    1. La tecnologia è ancora fondamentale per il movimento di protesta iraniano e per il suo regime

  3. https://www.codastory.com/newsletters/why-are-ai-software-makers-lobbying-for-kids-online-safety-laws/
    1. Perché i produttori di software di intelligenza artificiale fanno pressioni per le leggi sulla sicurezza online dei bambini?

 

I migliori video da andarsi a vedere dopo le CONF dell’estate

Si parla del Camp del CCC, della Balccon, di hackmeeting in Italia e del prossimo nella penisola Iberica.

PUNTATA

ATTENZIONE, verifica di aver aggiornato il tuo cellulare Android dopo agosto 2023.

https://source.android.com/docs/security/bulletin/2023-08-01

APPUNTAMENTI A BOLOGNA

 

Calendario di eventi Free ed Open Source https://foss.events/

Sito del Chaos Computer Camp: https://events.ccc.de/camp/2023/infos/

e programma: https://events.ccc.de/camp/2023/hub/camp23/en/fahrplan

Video del Chaos Computer Camp: https://media.ccc.de/c/camp2023

Sito Balccon https://2k23.balccon.org/

e video dei passati incontri: https://media.lugons.org

MUSICA

https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/amerigo

https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/gros-kick

https://ziklibrenbib.bandcamp.com/track/no-not-me-2

Hackmeeting 2023 a Reggio Calabria a settembre!

https://hackmeeting.org/

7-10 settembre 2023
CSOA Angelina Cartella, Reggio Calabria

https://hackmeeting.org/hackit23/

Si passano in rassegna gli hackmeeting, i loro manifesti e programmi degli hackmeeting fatti al sud italia.

PUNTATA:

MUSICA:  Krudas Cubensi. Mi cuerpo es mio. – Giuni Russo. La donna mobile

Dal 2015 che hackmeeting non scende lo stivale..

  • 2001 – Catania – Freaknet media lab

Un posto particolare, visto che era nato prima degli hacklab e già si apriva al pubblico con i bollettini meteo per i pescatori, via internet, e le tastiere in arabo per gli immigrati. È l’hackmeeting più forte dal punto di vista del numero di ore passato sul codice. Viene presentato il progetto autistici.org/inventati.org come server autogestito che si affiancava a ecn. Viene presentato anche Bolic1, che diventerà poi Dynebolic (the media hacktivist tool). Il Freaknet propone nell’università scientifica di Catania che si adotti il software libero come software di base e all’hackmeeting viene proposto di estenderlo anche ad altre città. Passeranno per questo meeting anche quelli che poi creeranno il media center del G8. Vengono proposti strumenti e persone che poi si coaguleranno per dare vita a media come Indymedia. Si inizia a parlare di reddito e lavoro nella net economy. Strumenti tecnici: si tiene un seminario di reverse engineering, ovvero modificare il comportamento di un programma senza conoscere il codice sorgente.

https://hackmeeting.org/hackit01/

https://hackmeeting.org/hackit01/contributi.html

  • 2005 – Napoli – TerraTerra

Viene presentato Open non è free, il secondo libro che esce dalla comunità di hackmeeting. Visto che nella società iniziano a circolare i concetti di open source e di free software, la comunità sente la necessità di sottolineare la necessità di approcciare in maniera critica queste tematiche che sono comunque ormai assorbite anche dal mercato. Strumenti tecnici: introduzione al Phreaking, ovvero come telefonare gratis, dal fischietto di Captain Crunch al vOIP.

https://hackmeeting.org/hackit05/

https://hackmeeting.org/hackit05/seminari.html

  • 2008 – Palermo – AsK 191

Hackmeeting importante per il luogo, l’incontro con le persone dell’Ask ha prodotto un momento di autogestione in comune molto forte. Conferma spirito forte comunitario, non molto aperto perché non c’era risposta da parte del pubblico palermitano. L’impronta ecologica continua, si parla di compost, di rifiuti, di energia solare e onde radio. Sharing not exploiting: Prosumer vs. Corporation, riflessione su social network e web 2.0, ritorni economici delle corporation. Dal punto di vista dell’immaginario compare il workshop sullo steampunk, il dopo cyberpunk. Strumenti tecnici: Web semantico, come approccio al web 3.0

https://hackmeeting.org/hackit08/

https://hackmeeting.org/hackit08/seminari.html

  • 2012 – L’Aquila – Asilo Occupato

Una presenza significativa in una città come L’Aquila che non assomiglia più ad una città. Hack the town!! Se non è più possibile riparare i danni, dare un senso a ciò che è andato distrutto, hackmeeting prova a capire se è possibile farla funzionare in un altro modo, partendo dalla ricostruzione dei tessuti sociali e relazionali, delle connessioni vitali della città.

https://hackmeeting.org/hackit12/

https://hackmeeting.org/hackit12/seminari.html

  • 2013 – Cosenza – Ex-Officine

Si è tenuto nell’area occupata delle ex officine Ferrovie della Calabria ed ha avuto come tema la “iattura del controllo”. L’idea dell’Hackmeeting 2013 era quello di stimolare una nuova saggezza popolare 2.0 per far fronte alle forze avverse che minacciano le libertà di espressione e di condivisione nella rete. Neanche a farlo apposta, fra iatture e superstizioni, proprio nei giorni di quest’hackmeeting escono le prime rivelazioni di Snowden. L’attività di chi controlla i movimenti in rete, per affari, o per controllo è il tema chiave, ma gli argomenti trattati sono stati molteplici: dalla privacy alle tecnologie di comunicazione, dalla contrasessualità alle relazioni di inchiesta sui software spia utilizzati da governi e non. Degno di nota è anche l’esperimento di media trolling che porta hackmeeting sulle pagine dei più importanti quotidiani nazionali attraverso un divertente e totalmente infondato “scoop”.

https://hackmeeting.org/hackit13/

https://hackmeeting.org/hackit13/seminari.html

  • 2015 – Napoli – Mensa occupata

Dopo dieci anni Hackmeeting torna a Napoli e si riprende il centro della città.

La collocazione centralissima della Mensa Occupata favorisce lo svolgimento di un hackmeeting di livello non esclusivamentetecnico e molto divulgativo. A meno di due mesi del primo maggio e delle lotte contro Expo, la riflessione sul lato più politico e militante dell’hacking si impone: tecniche di autodifesa neuro-digitali, studio delle legislazioni in materia di intercettazioni, Tor, crittografia e resistenza digitale. Alla comunità si è aggiunta tanta gente nuova e questa diventa l’occasione per reinventarsi. Si scopre che i fritti favoriscono la concentrazione.

https://hackmeeting.org/hackit15/

https://hackmeeting.org/hackit15/programma.html

  • Qui la storia non è ancora scritta, il prossimo hackmeeting sarà:

7-10 settembre 2023
CSOA Angelina Cartella, Reggio Calabria

https://hackmeeting.org/hackit23/

10 anni post Snowden, Debian 12 ed altre news

MUSICA: MC Yallah x Debmaster Dunia

Si parla di :

E’ uscito Debian 12 https://www.debian.org/News/2023/20230610

https://it.wikipedia.org/wiki/Debian

https://www.debian.org/releases/bookworm/releasenotes

LUKS2

https://www.systemli.org/en/2023/04/30/is-linux-hard-disk-encryption-hacked/

Backdoor in UEFI dei computer di marca Gigabyte

https://www.tomshardware.com/news/gigabyte-motherboards-come-with-a-firmware-backdoor

Qualcomm CPU leak ip/googleID

https://www.nitrokey.com/news/2023/smartphones-popular-qualcomm-chip-secretly-share-private-information-us-chip-maker

Zero click exploit per IOS 15.7

Operation Triangulation: Zero-Click iPhone Malware

Nuovo malware da agenzia israeliana con il beneplacito USA

Paragon Solutions Spyware: Graphite

E per finire la lettura più interessante:

Snowden 10 anni più tardi

Snowden Ten Years Later

 

 

Un po di notizie in giro sulle AI

Puntata perlopiù raccogliendo le ultime newsletter della giornalista Carola Frediani, che seleziona e cita diversi articoli da tutto il mondo nella sua newsletter settimanale, nello specifico:

https://guerredirete.substack.com/p/guerre-di-rete-spie-telegram-e-software

https://guerredirete.substack.com/p/guerre-di-rete-padri-padrini-padroni

https://guerredirete.substack.com/p/guerre-di-rete-geoff-hinton-e-uscito

per farsi un quadro sugli sviluppi, difetti e problemi politici delle AI.

 

Qui la lettere aperta sulle AI firmata da un gruppo internazionale di persone esperte nel campo dei diritti umani in campo digitale:

https://www.freepress.net/sites/default/files/2023-05/global_coalition_open_letter_to_news_media_and_policymakers.pdf

L’articolo completo:

https://www.freepress.net/news/press-releases/digital-justice-and-human-rights-experts-across-globe-raise-concerns-about-ai

Segnaliamo inoltre di sentirsi i risvolti sul lato securitario e di controllo delle persone:

https://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/dita-nella-presa/2023/05/sorveglianza-punto-sullo-stato-italia

TRADUZIONE DELLA LETTERA APERTA dell’8 maggio 2023

Lettera aperta ai media e ai responsabili politici: esperti tecnologici della maggioranza globale

Cari giornalisti e responsabili politici:
Noi sottoscritti, donne e persone non binarie della maggioranza globale che lavorano in prima linea nel campo dell’intelligenza artificiale e delle politiche tecnologiche, invitiamo i media e i responsabili politici a
ad ampliare la loro copertura delle sfide derivanti dalla tecnologia digitale, ad attingere alle nostre conoscenze collettive e ad ampliare il bacino di persone esperte ricercattrici su questi temi.
Per troppo tempo la copertura mediatica delle minacce e dei rischi della tecnologia è stata definita dai CEO e dai loro dipartimenti di pubbliche relazioni.
Nel frattempo, i danni di queste tecnologie continuano a ricadere in modo sproporzionato sulle comunità di cui facciamo parte.
Allo stesso tempo, i responsabili delle politiche a livello globale stanno lottando per tenere il passo con gli sviluppi tecnologici e per
difendere efficacemente le persone dagli eccessi dei potenti baroni della tecnologia.
Le donne e le persone non binarie di tutta la maggioranza globale sollevano costantemente le preoccupazioni sui modi in cui la tecnologia sta danneggiando le nostre comunità, nonostante i grandi rischi personali e professionali.

Abbiamo esaminato il modo in cui la tecnologia, e in particolare l’IA, ha minato la democrazia e danneggiato le comunità storicamente oppresse, come le donne, le persone di colore, LGBTQIA+, FLINTA, minoranze etniche e persone economicamente svantaggiate in tutto il mondo.
Abbiamo scritto libri, affrontato regimi oppressivi con coraggiosi reportage, denunciato alcuni dei più grandi gruppi di aziende tecnologiche del nostro tempo, abbiamo condotto ricerche quantitative e partecipative, abbiamo organizzato campagne contro l’odio che hanno aumentato il controllo pubblico sulle aziende tecnologiche e altro ancora.

Per queste e altre posizioni abbiamo perso opportunità professionali e personali, e alcuni di noi sono stati costretti all’esilio per aver parlato contro regimi oppressivi.
Abbiamo sperimentato in prima persona l’impatto dei sistemi di IA, intelligenza artificiale usati per discriminarci, quando le aziende tecnologiche cercano di metterci a tacere, quando le campagne di odio e di molestie ci prendono di mira, e quando i governi sfruttano la tecnologia per sorvegliarci e opprimerci.
Eppure, nelle consultazioni sui rischi e le sfide che le nuove tecnologie comportano, noi rimaniamo emarginati.

Poiché discutiamo di pericoli reali e attuali e non di fantascienza, le nostre preoccupazioni vengono presentate come trascurabili.
Nel frattempo, gli ex dirigenti delle aziende tecnologiche diventano
attivisti di passaggio, anche dopo aver tratto profitto dai sistemi che hanno creato e che hanno ulteriormente radicato le loro aziende in cima all’economia globale.
La scorsa settimana il dottor Geoffrey Hinton ha lasciato Google e ha lanciato gravi avvertimenti sui rischi dell’intelligenza digitale.
I media lo hanno accolto con un’ampia copertura, definendolo il “padrino dell’intelligenza artificiale”, e con richieste di incontri e indicazioni da parte dei politici e amministratori delegati del settore tecnologico. In un’intervista alla CNN, quando gli è stato chiesto di parlare di altri informatori come il dottor Timnit Gebru, Hinton ha affermato che le preoccupazioni di Gebru non sono “esistenziali” come quelle da lui sollevate.

Rifiutiamo la premessa che solo gli uomini bianchi e ricchi possano decidere cosa costituisce una minaccia esistenziale per la società, e chiediamo ai politici e ai media di diversificare le loro fonti.

Per le persone di colore, donne, persone LGBTQIA+, FLINTA, minoranze religiose e di casta, popolazioni indigene, migranti e altre comunità emarginate, la tecnologia ha sempre rappresentato una minaccia esistenziale.

minaccia, che è stata ripetutamente sfruttata per garantire la nostra inferiorità nelle strutture di potere della società.
Le osservazioni di Hinton sono solo le ultime di una lunga storia globale in cui si ignorano gli allarmi lanciati da chi non è un uomo di sesso maschile.

Permettiamo a queste percezioni ristrette del rischio di stabilire i termini del dibattito sull’IA.

Per i rifugiati che perdono il diritto d’asilo a causa del razzismo radicato nella gestione delle frontiere, i rischi attuali sono esistenziali.

Per le persone che perdono l’accesso a servizi finanziari a causa di pregiudizi codificati, il rischio è esistenziale. Le reti chiuse che questi uomini rappresentano non possono definire completamente il problema e non hanno tutte le soluzioni.

Vi invitiamo a coinvolgere attivamente la nostra profonda esperienza. Ma soprattutto, vi chiediamo di chiedere consiglio alle comunità più colpite dalla tecnologia e dall’IA come passo fondamentale per approfondire la comprensione e la responsabilità. Abbiamo dedicato la nostra vita a
che la tecnologia digitale sia una forza per la giustizia, la democrazia e la liberazione, e non uno strumento di oppressione.
Siete con noi?

Cordiali saluti,
Rosemary Ajayi, Fondatrice del Digital Africa Research Lab (DigiAfricaLab)
Esra’a Al Shafei, Fondatore e Direttore esecutivo di Majal.org. Membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Wikimedia
Fondazione e del Progetto Tor
Htaike Htaike Aung, attivista per i diritti digitali, Progetto Internet Myanmar
Dr. Sasha Costanza-Chock, professore associato della Northeastern University, autore di Design Giustizia: Community-Led Practices to Build the Worlds We Need (Pratiche guidate dalla comunità per costruire i mondi di cui abbiamo bisogno)
Nighat Dad, fondatrice e direttrice esecutiva della Fondazione per i diritti digitali
Marianne Díaz Hernández, attivista e ricercatrice per i diritti digitali, attivista della campagna presso Access Now
Dr. Timnit Gebru, fondatore e direttore esecutivo dell’Istituto di ricerca sull’intelligenza artificiale distribuita (DAIR).
(DAIR)
Arzu Geybulla, Giornalista, Fondatore di Azerbaijan Internet Watch
Jessica J. González, co-CEO di Free Press, co-fondatrice di Change the Terms, Stop Hate for Profit e Stop Toxic Twitter
Jac sm Kee, attivista tecnologica femminista, cofondatrice e direttrice del Fondo Numun
Libby Liu, CEO di Whistleblower Aid, creatrice di Open Technology Fund
Safiya U. Noble, docente UCLA, autrice di Algorithms of Oppression: Come i motori di ricerca Reinforce Racism, borsista MacArthur e fondatrice del Center on Race and Digital Justice.
Nanjala Nyabola, scrittrice e scienziata politica, indipendente
Paola Ricaurte, Professore associato del Tecnológico de Monterrey; Facoltà associata del Berkman Klein Center for Internet & Society; Co-fondatore del Berkman Klein Center for Internet & Society. Centro per Internet e la Società; co-fondatrice della Rete Tierra Común; leader del LAC Hub, Feminist AI Research Network, f<A+i>r

Hack the gender e gynepunk

Oggi, in serata a Bologna ci troviamo con il Collettivo dal Messico, Gynepunk, ospitate dal centro delle Donne, in via del piombo 5

oggi martedì 16 maggio dalle 18:00 alle 21:00

https://orlando.women.it/evento/gynepunk-e-cyberfeminism-strumenti-per-medicina-di-genere/

Trasmettiamo da radio blackout, la magnifica puntata di Connessioni, che ci racconta del gruppo Gynepunk.

GYNEPUNK VOL.2 del 03/05/2022

 

Vi è piaciuta?

esiste un intero movimento di wet e bio hacking, che rivendica l’apertura dei protocolli medici, puoi ascoltarlo nella prima puntata del ciclo di Connessioni:

GYNEPUNK VOL.1 del 12/04/2022

 

Piattaforme video tranfemministe federate

PROSSIMI EVENTI Cyberfem A BOLOGNA:

martedì 16 maggio

Gynepunk e cyberfeminism, strumenti per medicina di genere

Centro delle Donne di Bologna, via del piombo 5 – h 18:00 – 21:30

https://orlando.women.it/evento/gynepunk-e-cyberfeminism-strumenti-per-medicina-di-genere/

Martedì prossimo la collettiva che dal Mexico ci racconterà il loro approccio alla medicina di genere ed alla decolonizzazione corporale:

https://gynepunk.hotglue.me/

Puntata completa:

Parliamo del progetto 360gradi di prossimità

della collettiva systerserver.net e della rassegna che questa settimana avviene a Barcellona, insieme a Ca la Dona ed al suo collettivo Cyber Care.

Il progetto è una federazione di peertube, un software FOSS per piattaforme di video streaming decentralizzate.

Systerserver, dopo aver installato il suo due anni fa, da sostegno, consulenza e scambio di conoscenze per l’installazione di altre istanze transfemministe in giro per il mondo.

Questa settimana, dopo mesi di preparazione,  le Systerserver sono fisicamente a Barcellona l’installazione della piattaforma video insieme al gruppo locale e festeggiare l’inizio delle comunicazioni da quel luogo, Ca la Dona, che oltre alla lotta transfemminista ha nelle sue corde l’uso della lingua catalana.

poster della settimana di eventi a ca la dona con 360gradi di prossimità

Qui tutte le info:

360 Graus de Proximitat

 

https://systerserver.net/360/caladona/